Lourdes, il «miracolo» dell’ostia che levita
Di Andrea Tornelli da il
Giornale di Giovedì 19.5.2005
La Particola al momento dell’invocazione dello Spirito
Santo si è sollevata ed è rimasta sospesa a mezz’aria fino alla Comunione.
É un episodio poco conosciuto,
anche se queste immagini sono state trasmesse in diretta dalla tv francese
«Antenne 2». Un caso singolarissimo «che potrebbe essere un autentico prodigio
eucaristico moderno». È accaduto il 7 novembre
Il
volume si chiude con la descrizione di quanto
accaduto nella basilica inferiore di Lourdes nel novembre di sei anni fa. Nelle
immagini inedite, che il Giornale riproduce, si vede in primo piano uno dei concelebranti che si trova alla
sinistra del cardinale Lustiger, l'allora arcivescovo di Lione Luis-Marie
Billé, creato cardinale nel 2001 e scomparso l'anno successivo. Nel primo dei
tre fotogrammi, tratti dal video, si vede chiaramente che sulla patena,
di fronte al vescovo, è poggiata una grande ostia bianca. In realtà le ostie
per i celebranti -di dimensioni notevolmente più grandi rispetto a quelle che
saranno poi distribuite ai fedeli- sono due e sono appoggiate una sull'altra e
perfettamente aderenti. Al momento dell'«Epiclesi», cioè quando i vescovi e i
sacerdoti stendono le mani sul pane e sul vino invocando lo Spirito Santo,
qualcosa accade. Si vede chiaramente l'ostia che inizia a staccarsi da quella
sottostante e si solleva. «Il movimento -scrive Allegri- è impressionante:
l'ostia si alza come se sotto di essa fosse scattata
una molla e oscilla tre, quattro volte nell'aria prima di prendere una
posizione fissa orizzontale. Rimane poi in quella posizione fino alla fine del
Canone».
Chi ha studiato il filmato, che è lungo, ricco di
primi piani ed è stato visto da migliaia di persone, afferma che non si tratta
assolutamente di un'illusione ottica o di un inganno di prospettiva, né
tantomeno sono ipotizzabili fili o trucchi illusionistici perpetrati dai
massimi rappresentanti della gerarchia cattolica francese. Gerarchia che,
interpellata varie volte sull'accaduto, ha scelto di non commentare queste
immagini.
L'autore del libro riporta il parere di un teologo
presente alla celebrazione, il quale ritiene
che «si tratti di un vero segno soprannaturale» e che abbia un significato
ecumenico, dato che per la Chiesa ortodossa è proprio al momento dell'Epiclesi
che il corpo e il sangue di Cristo si rendono presenti, per poi essere
«offerti» da Cristo stesso attraverso le parole del sacerdote. Secondo la
teologia cattolica, invece, l'azione che consacra e trasforma il pane e il vino
avviene pochi istanti dopo, quando il celebrante pronuncia le parole «Questo è
il mio corpo...».