L’automobile nuova

La certezza della fede: il Card Ratzinger oggi Benedetto XVI

 

 

Ho comprato un auto nuova. È stata una bella spesa, ma ne è valsa la pena.

Finalmente non avrò più i problemi che avevo con quella di prima.

Però la voglio curare con estrema attenzione.

Ci mancherebbe che si guastasse subito, lasciandomi nei guai con tutto quello che ho speso.

Quindi ho preso il manuale di istruzioni e voglio seguire in toto e alla lettera i consigli che mi dà il costruttore di cui mi fido ciecamente: curerò lo stato dell’olio, farò i tagliandi e tutto il resto.

Non mi passerà mai per la testa di fare, per esempio, il cambio dell’olio se e quando mi viene in mente e così per tutti gli altri interventi da programmare.

Mica sono scemo.

Ma se faccio così per un’auto che, pur essendomi costata sangue, è pur sempre un oggetto, perché per le cose che riguardano Dio decido di farle così come mi viene voglia?

Della persona di Dio purtroppo ci si fa un’immagine a proprio comodo: nei rapporti con Lui si segue il proprio istinto e non ciò che Dio vuole da me.

Sarebbe molto più semplice e, diciamolo pure, intelligente seguire ciò che ci ha esplicitamente chiesto, esattamente come farò per macchina seguendo le istruzioni del costruttore, che non discuto neanche e per la quale, se, per esempio, mi passasse per la testa in un momento di follia mettere (che so) olio per friggere nel fare un rabbocco, allora brucerebbe tutto non avendo seguito le istruzioni del fabbricante (di Dio nell’esempio omologo).

Attenzione la Genesi (Gn 1,26) precisa che l’uomo fu fatto a immagine e somiglianza di Dio e non il contrario: però purtroppo siamo noi che vogliamo un Dio a nostra immagine e somiglianza (cioè conforme ai nostri comodi).