È consuetudine delle
neospose, uscite di chiesa, lanciare il mazzo di fiori che avevano in mano
durante la celebrazione della cerimonia, alla gente che vi ha assistito.
Narra un’antica
diceria che la ragazza che raccoglierà il mazzo si sposerà entro la fine
dell’anno.
È stato
desiderio di mia moglie non di lanciare il mazzo alla gente ma andare fino a
casa ad offrirlo alla “Madonna delle scale”: una bellissima immagine della
Madonna ricavata con un bassorilievo su un pianerottolo della casa in cui c’è
la mia abitazione.
Devo dire che
ho accettato la cosa ma con un certo disappunto non tanto per un qualche
motivo, ma perché, tra la chiesa dove mi ero sposato e la casa dove abito ci
vuole circa mezz’ora di viaggio in auto (più altrettanto per arrivare al luogo
dove veniva offerto il rinfresco cui evidentemente, allora, tenevo più che alla
Madonna).
Se io fossi
Chi sa tutto
del nostro passato può confermare.
Quando ho detto
in un mistero del S. Rosario che recitiamo il giovedì che l’amore di Dio (e
quindi di Maria, sua immagine umana) è esageratamente immenso, non ho fatto il
minimo errore.