Il roveto ardente ed altri pensieri

 

 

Il roveto ardente è immagine dell’amore di Dio per noi che arde continuamente e non si spegne mai (Es. 3,3).

 

Perché Dio non ha fatto venire, a tempo debito, un banale cardiopalma ad Erode in modo che si sarebbe evitata la fuga precipitosa di suo Figlio in Egitto (Mt. 2, 13-23) e la strage degli innocenti (Mt. 2, 16)?

 

Al posto di Giuda Iscariota, il traditore, occorreva scegliere un sostituto.

“Ne furono presi due, Giuseppe detto Barsabba, che era soprannominato Giusto e Mattia. Allora essi pregarono dicendo: «Tu, Signore, che conosci il cuore di tutti, mostraci quale di questi due hai designato a prendere il posto in questo ministero e apostolato che Giuda ha abbandonato per andarsene al posto da lui scelto». Gettarono quindi le sorti e la sorte cadde su Mattia che fu associato agli undici apostoli (AT. 1, 20-26).

 

(Penso che tutti credessero che Dio avrebbe scelto Barsabba che veniva soprannominato Giusto come dice San Luca estensore di questo brano, perché ha preferito Mattia? N.d.R.)

 

Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le mie vie non sono le vostre vie

-oracolo del Signore-.

Quanto il Cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,

i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri (Is. 55, 8-9).

 

(N.d.R. Frase che, benché pronunciata in un'altra occasione, esprime la realtà di Dio, il quale arde di amore per noi ma ci lascia liberi delle nostre scelte, fino a pagare col suo sangue gli errori eventualmente conseguenti dagli sbagli nelle nostre decisioni).