CANA

 

 

Tre Vangeli sono chiamati sinottici, il quarto (quello di Giovanni) non lo è perché riporta gli avvenimenti dando anche una visione e un’interpretazione spirituale.

Per esempio il capitolo 13, quello del tradimento di Giuda, conclude il versetto 30 con la frase “Ed era notte” non solo per indicare l’ora del giorno, ma per affermare che si era in una situazione a causa della quale era veramente notte per gli animi di tutti i presenti (non solo per quello di Giuda, ma nessuno ci capiva più niente, esclusa, probabilmente, la Madonna).

In questo spirito va visto il Miracolo di Cana che è il miracolo che al suo interno rappresenta tutta la vita della Chiesa: oltre alle parole della Madonna “Fate tutto quello che Egli vi dirà”, ricorda la trasformazione dell’acqua, che rappresenta il nostro battesimo, in vino che, consacrato, diventa il sangue di Gesù nell’Eucaristia. Battesimo ed Eucaristia sono il motore principale per la vita di un Cristiano per non dimenticare la preghiera fatta dalla Madonna: «Non hanno più vino» (Gv. 2,3), che racchiude in poche parole le tre virtù teologali: Fede (nell’intervento di suo Figlio), Speranza (attesa del miracolo, concretizzata nelle parole “Fate quello che Egli vi dirà”), Carità (verso gli sposi poco avveduti).

È anche il miracolo che rappresenta la Chiesa anche perché da tanti chicchi viene un solo pezzo di pane e da tanti acini viene un solo vino, come da tante persone viene una sola Chiesa.

 

 

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